
Lazio, derby sesto posto: puntata decisiva. Tudor tenta il colpo con sette cambi
Rassegna stampa
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Il derby per il sesto posto che può valere la Champions – se l’Atalanta arriva quinta e vince l’Europa League – vive le due puntate finali.
Intanto però cerca di fare il colpo a Milano per continuare a sognare la Champions, mentre per la matematica qualificazione all’Europa League mancano due punticini. “A fine stagione ci vedremo con la società e programmeremo la prossima stagione, ma ora sono concentrato su queste due partite importantissime”, dice Tudor. Che pretenderà la conferma di Kamada: “Non ho bisogno di parlare molto con lui perché in campo non sbaglia niente. È una macchina con un cervello pazzesco”. Il guaio, per la Lazio, è che lo spessore del calciatore – in scadenza di contratto – lo hanno capito anche altri club in Europa, quindi non sarà facile trattenerlo: di sicuro l’ingaggio dovrà arrivare a 4 milioni netti a stagione. Dalle prove di ieri, si è capito che stasera il giapponese giocherà trequartista nel 3-4-2-1: lui e Zaccagni si muoveranno alle spalle di Castellanos, preferito a Immobile. Ciro e Luis Alberto (“In settimana si è allenato in modo normale, sarà convocato”) vanno in panchina, come Guendouzi e Felipe Anderson. Si diverte a sorprendere, Tudor: rispetto alla formazione vista con l’Empoli, ne cambia addirittura 7. Perché in porta torna Provedel (“Mandas ha fatto bene ma il titolare è Ivan”), in difesa rientra Gila e Casale sostituirà lo squalificato Romagnoli. Soprattutto, debutto da titolari con il tecnico croato per Rovella a centrocampo, accanto a Vecino, e Pellegrini sulla sinistra, con Marusic confermato dall’altra parte. In pratica, a parte il terzo portiere Sepe, con Tudor ogni giocatore della rosa è stato schierato dall’inizio almeno una volta. La Repubblica