Lazio, Fabiani: “Taglio Pellegrini scelta di Baroni, il club non delegittima il tecnico. Casadei? Volevano imporci Sylla…”

Lazio, Fabiani: “Taglio Pellegrini scelta di Baroni, il club non delegittima il tecnico. Casadei? Volevano imporci Sylla…”

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Il ds della Lazio Angelo Fabiani a Lazio Style

Abbiamo avviato un progetto: siamo al 50/60% del lavoro, c’è ancora tanto da fare.

Abbiamo un percorso da compiere e piano piano cerchiamo di avvicinarci al 70-80% che c’è da fare. Ognuno di noi ha un compito ben preciso. In una società di calcio c’è una proprietà che allena il ds, l’allenatore pensa ai calciatori. Su ogni uscita di un giocatore l’allenatore può mettere un veto e anche davanti ad offerte importanti prevale comunque la volontà del tecnico.

Anche i più critici, chi parla per partito preso, sa che le richieste che ci sono arrivate per alcuni calciatori sono state reali. Richieste che sono arrivate anche stamattina, visto che alcuni mercati sono aperti. Nessuno è sul mercato, poi a luglio si apre una nuova parentesi e si possono fare nuove valutazioni. Posso anche dare via un giocatore, basterà sostituirlo con un profilo all’altezza se non di livello superiore.

A volte costruisci una squadra per vincere e lotti per non retrocedere e viceversa. Nel calcio il 2+2 non fa sempre 4. Ci sono variabili che possono cambiare le cose, l’importate è che non manchi la coerenza. Essendo io il responsabile numero 1 dell’area tecnica in generale, se ci sarà un colpevole, eccomi. Non è né Lotito, né Baroni. Ognuno di noi deve assumersi delle responsabilità, basta nascondersi.

Abbiamo avuto degli infortuni nel periodo in cui non c’era l’Europa così siamo riusciti a barcamenarci, mentenendo quei risultati. Abbiamo fatto un percorso ottimo, chi se lo aspettava? Non posso non fare un plauso all’allenatore e ai calciatori. Non si può sapere cosa accadrà ma mi auguro che questa diventi una costante.

Mercato? Un tempo bastava che si mettessero d’accordo le società, oggi devi passare tra 5-6 società: le due interessate, il procuratore, il giocatore, l’intermediario più altri fattori che costituiscono società a se e mi riferisco anche a chi fa informazione. Mettere d’accordo tutte queste società non è facile. Ne aggiungo un’altra: rispetto ad anni fa quando ho cominciato si parla anche delle famiglie.

Fazzini o Casadei? Il primo era nella lista di determinati centrocampisti, se oggi Belhayane è alla Lazio è perché c’è anche l’avallo del tecnico, mi sembra ovvio. Casadei poteva andare in porto ma io non sono per i matrimoni allargati, non voglio che mi si venga imposto nulla. Parliamo di Sylla.

Pellegrini fuori dalla lista? Mi domando perché ad inizio anno non sono state le stesse domande per Hysaj. Noi società dobbiamo avallare quello che ci dice il tecnico, altrimenti delegittimiamo l’allenatore. E quando si delegittima il proprio condottiero, il comanda, si fa il male della società. Ci vuole rispetto. La decisione su Pellegrini, o anche quella di reinserire Basic, dipende da Baroni ha detto chi può essere più funzionale al suo progetto.

Olympia? Esiste un codice di comportamento. Siamo tutti adulti e vaccinati per non capire come stanno le cose: non sta a me indottrinare nessuno. Io penso che dietro questa telecamera c’è gente intelligente che si fa un’opzione. Noi dobbiamo andare avanti basandoci sulle nostre idee e sul nostro codice. Non dico di chi è al colpa ma i provvedimenti vanno applicati..”.

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