
Lazio, il calcio relazionale di Baroni: moderna e immarcabile
Rassegna stampa
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La Lazio rotante di Baroni ha giocatori e ruoli girevoli: «Il calcio posizionale è finito», la massima da nuovo stregone, detta con tenacia, motivata convinzione e senza paura di sentenziosità.
Lazio, l’idea di Baroni
Baroni alla formula ci è arrivato trovandosi di fronte questa Lazio, in parte costruita, in parte programmata dal diesse Fabiani, in parte rifinita con il suo contributo. Non era un’idea predefinita. Dopo i primi allenamenti ad Auronzo, e ancora di più dopo l’arrivo di Dia a metà agosto, si è accorto che le caratteristiche duttili di gran parte della rosa gli avrebbero permesso di pianificare questo piano di gioco. Il compendio di tutti gli studi e di tutte le esperienze fatti in carriera. Il sogno di una vita, cullato perlustrando la provincia. Baroni parla di mobilità dal primo giorno, la considera come linea di demarcazione tra il calcio di oggi e di domani. Giocatori dentro e fuori dal ruolo, vale soprattutto per gli attaccanti. Esterni fuori linea, vale per le ali, non vuole che stiano sul piede sulla riga bianca. «Movimento fuorizonale», lo slogan. La formula del “movimento”, di questa Lazio modernizzata, è ancora più visibile con il passare delle settimane. Corriere dello Sport