Lazio, il futuro di Guendouzi passa anche dal rinnovo: la situazione

Lazio, il futuro di Guendouzi passa anche dal rinnovo: la situazione

Rassegna stampa

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Non è un caso come Romagnoli, ma si tratta di un’urgenza da affrontare e risolvere appena si chiuderà il campionato, tra pochi giorni. Matteo Guendouzi, in fondo alla notte di San Siro, ha lanciato un segnale.

Sta bene alla Lazio, non vuole andarsene, ha preso casa e non ha proposte dietro l’angolo in grado di farlo vacillare, ma si aspetta di essere accontentato. «Sono felice qui, vedremo cosa accadrà» ha spiegato e non era soltanto riferito al piazzamento europeo, che pure potrebbe relegare la squadra biancoceleste in Conference, non esattamente il torneo più prestigioso e appetibile. Qualche interrogativo lo ha fatto nascere e la società ne è consapevole. Nessuna sorpresa, anche se fa parte della strategia alzare il muro ed evitarne di parlarne, come ha fatto il ds Fabiani, memore dei guasti provocati dal post-Champions di Sarri, per l’intera stagione.

In ballo c’è un rinnovo di contratto per Matteo Guendouzi, preso due anni fa dal Marsiglia e riscattato a titolo definitivo l’estate scorsa. Sarebbe più logico e corretto parlare di adeguamento. Nel suo caso non ci sono motivi di attrito o promesse non mantenute, è vincolato sino al 2028. Semplicemente merita un riconoscimento e va blindato, come sovente accade nel mercato e la Lazio farà bene a non sottrarsi. Il centrocampista francese guadagna 1,3 milioni di euro. È poco per un giocatore del suo valore e del suo rendimento. Sarri lo ha rilanciato, Baroni lo ha aiutato a esplodere, Deschamps lo ha richiamato in una nazionale di cui già faceva parte in passato. Bastano i numeri per rendersi conto del suo impatto: 36 partite in campionato, ne ha saltata solo una per squalifica, giocando a tempo pieno. Altre 9 presenze in Europa League e 2 in Coppa Italia. Un colosso da 4.058 minuti. Sarebbe dura, anzi durissima, doverne fare a meno per una squadra in costruzione, con un budget ridotto e con le ambizioni di crescita sbandierate dalla Lazio. Perché se è vero che il mercato va autofinanziato, dunque bisogna avere la forza ogni tanto di prendere al volo certe offerte, si può anche scegliere e capire a cosa rinunciare. Corriere dello Sport