
Lazio, il rendimento dei tuoi top cala. Ma lo stipendio aumenta…
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I migliori giocatori della Lazio sono in calo.
Nella stagione in corso i tre più pagati sono Immobile, Luis Alberto e Kamada. Insieme sono costati alla società 19,5 milioni lordi. Considerando sia le coppe che il campionato hanno segnato complessivamente 18 gol: il capitano è a quota 11 (di cui 5 su rigore), il Mago ne ha segnati 5, il giapponese due. Poco. La società ha speso circa 1,1 milioni per ogni gol realizzato da quelli che dovrebbero essere i tre calciatori più rappresentativi. Quasi il quadruplo di quanto pagava nel 2019-20. Durante quella stagione la squadra ha vinto l’ultimo trofeo (la Supercoppa Italiana conquistata con la Juve nel 2019). Eppure gli stipendi da quel momento in poi sono lievitati. Nel 2020, infatti, i tre giocatori offensivi più pagati nella rosa erano Immobile, Luis Alberto (quindi come ora…) e Milinkovic, per un totale di 12,6 milioni lordi. Insieme avevano realizzato 58 gol complessivi. Il rendimento era nettamente superiore (40 gol in più), la spesa molto più contenuta (circa 7 milioni in meno). Questo perché la Lazio è abituata a rinnovare, con contratti lunghi, anche a over 30, non solo tenendoli fino a fine carriera, quando quindi sono inevitabilmente in calo, ma anche alzando loro lo stipendio. La società in pratica paga per quel che i giocatori hanno dato, non per quel che renderanno. Piazzare i calciatori poi diventa difficile (lo dimostrano proprio i casi Immobile e Luis Alberto: il primo l’anno scorso rifletteva su un possibile trasferimento in Arabia, ma non ha mai ricevuto offerte, lo spagnolo ha invece recapitato al club una proposta di appena 5 milioni, ritenuta troppo bassa da Lotito). E la Lazio, che si autofinanzia e ha quindi possibilità economiche limitate, fatica a ringiovanire la rosa e a investire su calciatori che possano garantire un rendimento superiore rispetto agli interpreti attuali. I numeri di Immobile, Luis Alberto e Kamada, in questa stagione, non valgono i quasi 20 milioni spesi d’ingaggio per loro. E al termine del 2024-25, quando i primi due avranno 35 e 32 anni, è difficile immaginare che i conti tornino.