‘SVB’ – Grigioni e l’amore interrotto: “Addio dalla Lazio me lo aspettavo”. Su Provedel e Maximiano… (AUDIO)

‘SVB’ – Grigioni e l’amore interrotto: “Addio dalla Lazio me lo aspettavo”. Su Provedel e Maximiano… (AUDIO)

Dichiarazioni

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Gli eroi leggendari, scrisse qualcuno, vestono lunghi mantelli, ai portieri invece bastano un paio di guanti per esaltarsi.

Salti prodigiosi, nemici immaginari, palloni sparati a velocità impressionanti da neutralizzare prima con la forza del pensiero e poi con l’esplosività delle gambe. Concetti elaborati e trasmessi sino alla noia nei suoi lunghi allenamenti per 18 anni. Fra Auronzo e Formello per garantire alla Lazio dei guardiani di prim’ordine. Questo è stato il mestiere svolto da Mr. Adalberto Grigioni per un lungo tratto della sua carriera. “Cosa è per me la Lazio? – Spiega su RadioSei a SeiVolteBuongiorno – 18 anni, 870 partite. Una vita, mi ha fatto crescere come professionista e come uomo. Sono ultra felice di aver avuto questa esperienza e di averla fatta con la Lazio. Per me la Lazio è particolare, dà sensazioni speciali sia dall’interno sia all’esterno con i tifosi”. La voce nasconde con difficoltà l’emozione. Un velo di amarezza accompagna l’epilogo del suo rapporto alla Lazio. “Addio? Io me l’aspettavo e non me l’aspettavo. – afferma Grigioni – Mi è dispiaciuto perché avrei voluto fare la Champions League, l’ultima che ho fatto è stata con Inzaghi dopo la pandemia. Il presidente mi ha detto che non mi rinnovava il contratto, mi ha accennato qualcosa anche Fabiani. Ho resettato tutto completamente”.

I MIGLIORI:


“A livello tecnico mi ha colpito Peruzzi. Quando sono arrivato io era più da mantenerlo. È stato il migliore, non solo nella Lazio. In senso assoluto. La sfida è stata Muslera, un impatto terribile. Ho fatto l’allenatore papà”.

I PORTIERI DI OGGI:


“Provedel e Maximiano? Ivan è molto tempo che gli facevo la corte, con lui parlavo spesso quando ci incontravamo. Non avevo dubbi perché lui è freddo e determinato, molto sicuro di sé stesso. Venire a giocare da La Spezia alla Lazio, partite di livello, non è facile. Tecnicamente si migliora, le partite della Lazio sono diverse rispetto a quelle delle squadre in cui ha giocato. Su Maximiano ho buone sensazioni e continuo ad averne. Lui soffre il giocare poco. Ha vissuto un momento di difficoltà, quest’anno potrebbe essere diverso…”.