‘QUELLI CHE…’ – Patania: “Lazio, alla fine i nodi vengono al pettine. Addio Immobile toglie alibi per giustificare problemi interni. Tutto aperto per Greenwood” (AUDIO)

‘QUELLI CHE…’ – Patania: “Lazio, alla fine i nodi vengono al pettine. Addio Immobile toglie alibi per giustificare problemi interni. Tutto aperto per Greenwood” (AUDIO)

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FABRIZIO PATANIA (Corriere dello Sport) in collegamento a ‘QUELLI CHE…’!

“E’ un momento un po’ complicato per la Lazio, credo che il nervosismo dei tifosi che il club ora sta raccogliendo sia per le cose non fatte nell’ultimo anno e mezzo. Le cose buone che la Lazio ora è certa di fare si noteranno eventualmente tra qualche mese.

Il punto è che alla fine i nodi alla fine vengono al pettine, ci sono stati troppi alti e bassi nelle ultime stagioni. Mi aggrapperei alle cose positive, ogni volta in cui Lotito è stato contestato c’è stata una reazione positiva”.

Le responsabilità

Milinkovic, Luis Alberto ed Immobile erano tre dei giocatori migliori della serie A, sono stati loro a tenere in alto la Lazio negli ultimi 7-8 anni. Questa è stata la bravura e la fortuna della Lazio. Nel momento in cui Sarri lascia la Lazio c’è stata una sconfitta per tutto il club e per i dirigenti. Con lui la Lazio ha provato ad alzare l’asticella, le sue dimissioni sono state un segnale chiaro.

I cicli si chiudono, ma puntualmente nella società c’è sempre il discorso della meritocrazia che deve essere rispettata, dei senatori che hanno delle pretese. Questo nella Lazio accade più spesso che in altri club. Non credo che esistano degli allenatori che non facciamo giocare chi merita. Se devo pensare che Sarri e Tudor non l’abbiamo fatto mi devo buttare dalla finestra. Le difficoltà nella gestione dell’organico derivano anche dalle scelte che tu hai fatto ed il rinnovo della scorsa estate di Luis Alberto sono un esempio. Se non hai una linea coerente all’interno di un gruppo, in tutti i lavori emergono poi delle dinamiche complicate. Se ti sfuggono di mano delle situazioni, poi paghi le conseguenze. Per tutta una serie di motivi la stagione scorsa è andata così, soprattutto perché la programmazione si è interrotta. La ristrutturazione dei quadri societari non è ancora completa ed ora sta venendo fuori la somma di tutti questi fattori.

Ora serve ricreare un certo tipo di entusiasmo, per la prossima stagione è stato identificato l’obiettivo di migliorare il settimo posto. Quindi il sesto basterebbe, bisogna farsene una ragione e sperare che si possa costruire una squadra ancora più competitiva.

Immobile addio doloroso

Immobile? Si sono create delle situazioni e delle dinamiche che fanno si che questo epilogo sia il più giusto. Lui ha scelto di andare e nessuno nella Lazio ha fatto in modo che questo non accadesse. Ora meriterebbe di essere ringraziato come deve, c’ha fatto divertire, emozionare, riempire pagine di giornali. I suoi record parlano da soli, è un peccato ed un dolore, ma almeno adesso non ci saranno alibi per giustificare problematiche interne e di spogliatoio“.

Greenwood

“Su Greenwood il Marsiglia è più avanti dal punto di vista della trattativa, ma si sono innescate delle dinamiche che mi fanno pensare che il giocatore possa non voler andare. La Lazio ha delle possibilità concrete di arrivarci, è tutto aperto. Ieri Fabiani ha detto dell’inglese che può anche giocare punta, per questo non mi aspetto che la Lazio vada su uno come Simeone. La cosa importante è dare un segnale, la Lazio deve trovare un giocatore forte, conosciuto, di alto livello e che rinforzi davvero la squadra. Poi c’è necessità di dare un segnale anche allo spogliatoio. Il livello va sempre stimolato ed alzato, se lo abbassi poi non si riescono a replicare certe prestazioni”.