
Sarri in conferenza: “Non si molla niente, continuiamo a migliorare fino all’impresa” (AUDIO)
Dichiarazioni
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La conferenza stampa del tecnico della Lazio, Maurizio Sarri, dopo il match con lo Spezia dallo stadio Alberto Picco
“Non si molla niente”, parola di Maurizio Sarri.
“Non ha senso guardare la classifica ora, la farò vedere quando giocheranno tutte e poi farò vedere la classifica di nove giornate fa. Ora è stravolta. Non si molla niente”.
Quanto bruciano i punti persi con alcune piccole? Questa Lazio ricorda il suo Napoli?
“Questa è la Lazio, con giocatori con caratteristiche diverse e che sta crescendo in qualità. Nel Napoli per qualità e intensità me lo ricorda negli allenamenti. I punti fanno parte del percorso, tutte e venti le squadre diranno di aver perso punti in maniera stupida. Fa parte della normalità, se in quel momento non li abbiamo presi non li abbiamo meritati”.
Qual è stato il tasto toccato dal punto di vista mentale?
“Come hanno fatto gli allenamenti. La squadra si applica in maniera feroce, forte, e piano piano ci ha riportati in partita. Siamo cresciuti nella sofferenza, fino a due mesi fa subivamo, ora attraversiamo momenti difficili soffrendo, ma poi ne usciamo fuori”.
Cataldi sarà squalificato. Vecino come sta? Marcos Antonio ha dato buone risposte.
“Vecino si sta curando, lo rivedremo in allenamento martedì e potrebbe farcela. Il gol di Marcos mi ha fatto un piacere straordinario. È un giocatore forte che non ha giocato quanto meriterebbe per miei motivi tattici, sono contento si sia preso questa soddisfazione”.
Il prossimo difetto che diventerà un pregio qual è?
“Continuare a migliorare è l’obiettivo. In questo momento difetti enormi non ne abbiamo più e si è visto, due mesi fa non ero contento della continuità ma paragonata all’anno scorso era un netto miglioramento. Sono passi avanti, la gestione delle partite con più solidità mentale mi sembra stia venendo fuori. Ormai siamo in ballo e dobbiamo ballare, la testa è sull’obiettivo, quello di entrare nelle top 4. C’è la possibilità di farlo, la considero un’impresa perché ci sono sette squadre con più fatturato di noi e con monti stipendi più alti. La classifica ci dice che è fattibile e ci proviamo”.