
Costo Lavoro allargato e rischio blocco mercato bis: ecco la norma
Calciomercato
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Il blocco del mercato ha caratterizzato, in modo negativo, l’estate dei tifosi della Lazio.
Ora l’incubo riguarda solo l’indice del costo del lavoro allargato. Se entro il 30 settembre la Lazio non adeguerà i propri conti al valore di 0,8 previsto dalla FIGC, la sessione di gennaio sarà comunque vincolata. Tradotto, la Lazio potrà fare solo mercato a saldo zero.
Per il futuro, si chiedono i supporter capitolini, c’è il rischio di un nuovo blocco del mercato? Questa ipotesi, almeno sulla carta, non si può escludere. Come precisato dalle NOIF (Norme organizzative interne della federazione), se una società persistesse nel mancato rispetto della soglia del costo del lavoro allargato e lo stesso divario dal valore richiesto invece i diminuire aumentasse, avendo come riferimento i conti l prossimo 31 marzo, allora il club in qustione si vedrebbe il mercato bloccato. Per superare lo scoglio, l’unica strada sarebbe quella dell’aumento di capitale.
L’articolo 90, comma 4, punto B. delle Noif, specifica quanto segue: “qualora a seguito del deposito del successivo indicatore di Costo del Lavoro Allargato il valore dello stesso permanga al di sopra del livello-soglia e sia anche superiore rispetto al precedente valore dell’indicatore che ha determinato il provvedimento di cui al comma 4 lett. a), la Co.Vi.So.C.
dispone la non ammissione ad operazioni di tesseramento dei calciatori per la successiva sessione estiva o invernale, i cui termini sono definiti annualmente dalla FIGC. Il costo contrattuale, comprensivo di parte fissa e variabile, di tutti i calciatori tesserati, non potrà essere oggetto di
rinegoziazione in aumento fino alla revoca del provvedimento da parte della Co.Vi.So.C.”.
GLP