Lazio, Fabiani: “Fersini aperto prima del derby. Fazzini? Qualcosa fare sicuramente, ecco come ci muoveremo…”
Dichiarazioni
Condividi l'articolo
Il direttore sportivo, Angelo Fabiani, ai microfoni di Lazio Style Channel:
“Se Baroni ha scelto di dare la fascia a Mattia è perché ha visto dei valori; è un professionista serio che ha sposato il progetto Lazio.
La partita che mi ha dato più gioia è quella contro l’Inter, al di là del risultato: ho visto lo stadio applaudire, questo è sintomo di fiducia verso i ragazzi; si inizia ad intravedere una mentalità vincente.
Le scelte fatte sul mercato sono state condivise anche con alcuni calciatori, come il capitano. Qui non c’è una sola persona al comando, è importante la condivisione. Siamo abituati a confrontarci con tutti. Questo è sinonimo di lavoro di squadra, con staff tecnico e giocatori stessi.
La percezione che ho è che questi ragazzi stanno maturando, hanno consapevolezza dei propri mezzi e soprattutto stanno emergendo la volontà, lo spirito e la voglia di ottenere risultati partita dopo partita. Quindi un grande applauso va fatto a loro e a Baroni che si è calato in questa realtà con grande umiltà.
Zaccagni è tra i migliori di questo gruppo.
Non dobbiamo cullarci su ciò che abbiamo fatto, dobbiamo portare avanti le nostre idee.
La Lazio negli anni, complessivamente, ha fatto bene; ci sono dei trofei in bacheca, il presidente ha fatto un ottimo lavoro. Io non mi accontento mai e questa mentalità va recepita da chi scende in campo. Il risultato è fondamentale ma ciò che per noi conta è la crescita mentale, a creazione di una mentalità vincente.
Rifarei tutto, accetterei tutto, comprese le critiche perché quando sono costruttive fanno crescere il club e aiutano ad elimanre gli errori. Noi non siamo esanti da errori di valutazione, ma se poi sono supportati dalla mentalità vincente credo passino in secondo piano.
Voglio parlare anche dei tifosi che ci hanno raggiunto alla stazione Termini prima della trasferta di Napoli, spero che poi questi divieti non ci saranno più. Ad ogni modo questi momenti hanno segnato un punto di incontro, tra la società e l’ambiente.
Nei prossimi giorni il Fersini verrà aperto ai tifosi, stiamo avviando le procedere.
Fazzini? Lo consociamo, parliamo di lui come di altri giocatori. Il mercato non lo fanno i social, non lo faccio neanche io da solo. Lo fanno una serie di convergenze tra persone preposte. Faccio un esempio: quando abbiamo preso Dele-Bashiru, se ci basavamo solo sulle mie sensazioni le probabilità di averlo qui sarebbero state poche, ma poi le valutazioni di Bianchi, il mio braccio testo, gli scout e Baroni, ci siamo resi conto che era un rischio che volevamo correre perché ognuno di noi ci ha visto qualcosa di positivo. E sta rispondendo sul campo. Questo discorso vale per lui, Tchaouna e tutti gli altri.
Fazzini è un ottimo giocatore, ma il calcio si fa anche senza di lui. Se ci sarà l’opportunità la società non si tirerà indietro, ma ci sono anche altri profili che stiamo valutando. Sicuramente qualcosa faremo, ma voglio ricordare che il mercato di gennaio di chiama di ‘riparazione’ quindi al netto di qualche ‘disturbo’ c’è poco da riparare. Siamo comunque obbligati a migliorare, questa è la linea societaria. Non faremo mosse solo per compiacimento, faremo cose funzionali per il progetto, altrimenti non seguiremmo gli schemi che ci siamo imposti. Fazzini sì o Fazzini no? Vediamo, ci deve essere la condivisione; vedremo nei prossimi giorni come evolverà la situazione. Odio le forzature.
Noi prenderemo giocatori funzionali, condivisi da tutti quanti, anche i magazzinieri. Prima che parlare di calcio, dobbiamo parlare di mentalità.
Baroni è stato un fuoriclasse nel gestire gli infortuni, merito a lui che ha fatto trasparire nulla e non si è mai attaccato a quel ragazzo che non era disponibile.
Bravo chi ha avuto l’intuizione di Gila. Si è guadagnato la stima da parte di tutto l’ambiente.
Nonostante ciò che si possa dire, il presidente è restio a mandare via i calciatori, ci stabilisce un rapporto di empatia; sarà difficile quindi lasciarli andare via, nonostante le proposte.
Pedro e Vecino? Solitamente chi sta in scadenza dà il triplo, ma questa è una società che non ha mai scaricato nessuno e con loro non ci sono problemi di contratto di un anno in più.
Castrovilli sapevamo che arrivava con delle problematiche. Quando è stato chiamato in causa ha fatto la sua parte. Togliere il posto a Rovella, Guendouzi o Dele-Bashiru non è semplice. L’asticella oggi si è leggermente alzata, mi piacerebbe che la Lazio si muovesse sul modello del Feyernoord.
Sono convinto che tutti gli investimenti fatti andranno a buon fine, ognuno con i suoi tempi. Come società siamo soddisfatti di tutti“.