
Lazio, Lotito: “Con il Bodo ci giochiamo la stagione. Sul derby ed i tifosi…”
Dichiarazioni
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A margine dell’evento che ha ufficializzato la partnership tra la Lazio e la Croce Rossa Italiana, il presidente Lotito ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei cronisti presenti soffermandosi sulla sfida col Bodo/Glimt di giovedì, sul derby e sulla questione sicurezza dentro e fuori gli stadi alla luce dei fatti accaduti nelle ore precedenti il calcio d’inizio della partita tra Lazio e Roma.
Derby? Sul campo abbiamo dimostrato, senza togliere niente a nessuno, di dominare. Hanno fatto un tiro in porta, purtroppo il calcio è fatto di fattori imponderabili che nella fattispecie non hanno premiato il merito da questo punto di vista.
Sui fatti accaduti prima del derby? Sono stato il primo a combattere questi fenomeni, sono capo gruppo nella commissione Segre. Dobbiamo trovare una dicotomia tra la posizione dei tifosi e quella dei delinquenti perché altrimenti si fa confusione. I tifosi vengono etichettati come quelle persone che non hanno nulla a che fare col tifo. Il 99% delle persone, sono persone per bene che vanno allo stadio e seguono con passione le vicende della propria squadra del cuore.
Avete visto che coreografia? Rimarrà memorabile, non a caso ho fatto anche un ringraziamento perché significa portare in alto i valori del nostro club e soprattutto un approccio sano, costruttivo di fare un tifo basato su valori autentici dello sport e non su atteggiamenti che non hanno nulla a che vedere. Ho letto delle cose che da cittadino mi fanno pensare come “vietati i derby di notte”, ma gli scontri sono arrivati alle 17 e non di notte. Significa che non è un problema della notte, ma bisogna fare uno screening e individuare le persone che delinquono e metterle in galera. L’unico sistema è questo, se quando sono fermati il giorno dopo stanno fuori non ha senso. Il 99% delle persone sono persone corrette e non hanno nulla a che fare con queste cose, non sono tifosi. La Lazio ha messo in campo da sempre un’azione di prevenzione educando i giovani, oggi è una testimonianza di quello che facciamo in rispetto a un tifo sano e costruttivo e di aiuto alle persone meno fortunate. Una cosa completamente diversa. Lo facevamo con Suor Paola e continuiamo a farlo perché crediamo in questi valori”.