Lazio, Tchaouna torna sugli ululati di Enschede: “Ecco cosa è successo…”
Dichiarazioni
Condividi l'articolo
Tchaouna, dal ritiro della Nazionale under 21 della Francia, ha rilasciato un’intervista a SooFoot.
RAZZISMO AD ENSCHEDE – «Dopo che abbiamo segnato il secondo gol ho sentito i tifosi iniziare a gridare come se fossero delle scimmie. Non capisco, giro e vedo gente che mi saluta così. Mi sono avvicinato all’arbitro e gli ho detto “Hai sentito quello che hanno detto”, la sua risposta “Sì, ma andiamo”. Io allora gli ho detto “Cosa vuol dire andiamo? La palla è uscita e non fai niente”. Così mi inizio a scaldare, i miei compagni mi dicono di calmarmi ma perché non hanno capito non hanno sentito le urla razziste».
L’APPELLO DI TCHAOUNA – «L’arbitro poteva intervenire, parlare con il quarto uomo con il delegato Uefa e invece nulla. Per questo l’allenatore mi ha sostituito. Questa è la prima volta che mi succede, non c’è posto per il razzismo nel calcio. Se i giocatori sbattono i pugni sul tavolo un po’ di più, se siamo uniti possiamo fare qualcosa».