Lazio, Tavares: “Siamo un grande club, lotteremo fino alla fine. Un’emozione incredibile prima del derby. Sui ’70 milioni’ di Lotito…”

Lazio, Tavares: “Siamo un grande club, lotteremo fino alla fine. Un’emozione incredibile prima del derby. Sui ’70 milioni’ di Lotito…”

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Arrivato in estate e subito in campo, tra i titolarissimi inamovibili: Nuno Tavares si è raccontato in un’intervista ai microfoni de A Bola:

Stagione molto positiva e ho avuto un rendimento costante, che era quello che mi mancava.

Abbiamo una buona squadra, i miei compagni mi hanno aiutato molto. Ho sempre riconosciuto le mie qualità, per questo non sono sorpreso di essere il miglior assistman del campionato.

Da quando sono arrivato alla Lazio non ho mai sentito parlare di obiettivi. Noi come squadra sappiamo quello che dobbiamo raggiungere perché siamo in un grande club e vogliamo giocare al massimo livello, che include anche la Champions League e la lotta per lo scudetto. Stiamo cercando di farlo e lotteremo fino alla fine.

La vittoria contro il Milan? È stata una bella partita. La Serie A è competitiva, quest’anno abbiamo quasi quattro squadre che lottano per il titolo, il che è molto positivo.

Il momento più bello? L’allenamento a porte aperte prima del derby con la Roma. È stato molto emozionante. I tifosi ci incitavano, urlando e cantando. Anche quando abbiamo perso 0-6 contro l’Inter ci hanno sempre sostenuto, e poi alla fine, quando siamo andati sotto la Curva Nord, ci hanno detto che erano con noi a prescindere dal risultato. Credo che sia questo a fare la differenza.

Cosa non ha funzionato in Inghilterra? Credo sia stato un mix di cose. Nel 2023/24 ho accettato la sfida del Nottingham Forest, poi però ho avuto degli infortuni  e c’è stato un cambio di allenatore. Nuno Espírito Santo è riuscito a tirare fuori il meglio dal gruppo. Tutti erano felici, nello spogliatoio c’era un bel clima. Poi siamo stati penalizzati e siamo dovuti risalire. È stata la stagione in cui ho sperimentato di più cosa sia il calcio in termini di alti e bassi, ma mi ha fatto crescere molto mentalmente. Oggi sono qui, più forte che mai. L’Inghilterra è il miglior palcoscenico del mondo, non escludo un ritorno”.

Nazionale? È stata una sensazione molto positiva quella dell’esordio, era una cosa che aspettavo da tempo. Mi sono sentito bene, parte del gruppo. Quando sei con i migliori, sei più motivato a essere convocato di nuovo. Se mi aspetto di essere convocato a marzo? Io sto facendo il mio lavoro qui alla Lazio, se poi dovessi essere convocato ne sarei felice”.

Ritorno al Benfica? Non posso escluderlo. È un club che mi ha aiutato molto, mi ha fatto crescere e mi ha spianato la strada per farmi arrivare fin qui. Chiunque vesta la maglia del Benfica vuole giocare molte partite ed essere ricordato. Io non ne ho giocate tante, ma sono comunque molto grato per com’è andata. Il mio momento più alto lì è stato il mio debutto in campionato. Una grande emozione per la mia famiglia e i miei amici che erano lì“.