‘9 GENNAIO’ – Marino: “Lazio, gruppo in campo e contatto con i tifosi i segreti nei momenti delicati”. Poi sulla crisi del calcio italiano…

‘9 GENNAIO’ – Marino: “Lazio, gruppo in campo e contatto con i tifosi i segreti nei momenti delicati”. Poi sulla crisi del calcio italiano…

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Verso Lazio-Lecce, il doppio ex RAIMONDO MARINO in collegamento a ‘9 GENNAIO 1900’

“Nei momenti delicati il gruppo è fondamentale, io nella Lazio ne vissuti molti.

Ai miei tempi eravamo un blocco unico in campo ed in allenamento, c’era grande motivazione nel restitutire ai tifosi tutto quello che meritavamo, una ricompensa ai loro sacrifici. Ora non c’è più il contatto con i tifosi, ora è difficile vedere un calciatore soffermarsi con bambini e tifosi più grandi. Il contatto con il pubblico è una cosa fondamentale.

La Lazio di oggi la seguo. Come faccio a non seguirla. I tifosi vogliono vincere, non sono interessati al gioco o al possesso palla. Stimo molto Sarri, non è una critica a lui.

Il Lecce ha capito che frutta di più un gioca verticale. Fare il possesso palla nella propria metà campo non cambia nulla.

La crisi del calcio italiano passa dal divertimento che i più giovani devono avere in campo e dalle basse retribuzioni che percepiscono gli allenatori delle scuole calcio. Questo non permettere loro di lavorare esclusivamente per la formazione dei ragazzi. Ci sono ragazzi di dieci anni che hanno già il procuratore, genitori che ingeriscono nelle dinamiche delle squadre e nell’attività dei giovani atleti. I genitori devono solo pretendere che i loro figli in campo si divertano. I presidenti devono spendere nel settore giovanile e prendere tecnici che facciano crescere i giovani”.