“QUELLI CHE…” – Mirra: “Lazio, Cremonese e Udinese per l’Europa. E sul possibile cambio modulo…” – (AUDIO)

“QUELLI CHE…” – Mirra: “Lazio, Cremonese e Udinese per l’Europa. E sul possibile cambio modulo…” – (AUDIO)

Esclusive

Condividi l'articolo

VINCENZO MIRRA in collegamento a ‘QUELLI CHE…’

“Le vittorie le devi fare contro squadre alla portata per dare continuità e raggiungere l’Europa, obiettivo che i biancocelesti possono centrare.

Il successo di Parma poi ha un sapore particolare, per come è arrivato deve diventare una spinta determinante per gli obiettivi da raggiungere. Quella del Tardini deve essere la gara della svolta.

La sfida di oggi contro la Cremonese è difficile, è una squadra rognosa ma la Lazio queste partite, in un verso o nell’altro, le deve portare a casa.

La formazione della Lazio è ‘facile’, obbligata. A differenza delle altre volte, agli infortunati si aggiungono due squalifiche pesanti, il problema non è quindi tanto nell’11 quanto nelle sostituzioni.

La Cremonese è una squadra equilibrata, attrezzatissima e, a differenza di altre compagini che lottano per salvarsi, hanno qualità. Sono curioso di rivedere Floriani Mussolini. La Cremonese è una squadra che va presa con le molle, la Lazio non deve lasciare spazi agli avversari. Ennesima partita difficile, una sorta di scontro diretto per ambire all’Europa: ora Cremonese e Udinese, poi ci sarà il Napoli che mi preoccupa meno per assurdo, perché concede. La Cremonese è una squadra combattiva, ecco perché le gare difficili sono questa e quella di Udine.

Pedro o Noslin dal 1′? Noslin me lo aspettavo titolare anche a Parma, perché quando un calciatore subentra bene poi magari la gara dopo può trovare continuità. Pedro saprà gestire il momento. Ad ogni modo, ci sono sempre più partite nella partite, quindi starà a Sarri capire quale giocatore è più determinante a gara in corso. Spesso è anche più importante chi subentra di chi è in campo all’inizio.

Cambio modulo? Almeno all’inizio non credo che Sarri prenderà in considerazione questa ipotesi, soprattutto ora che la squadra sta trovando la sue identità. Magari in corso d’opera, con la panchina corta, potrà pensarci ma comunque ne dubito”.