
Scommesse, la nuova vita di Signori: il 23 Febbraio 2021 l’assoluzione definitiva
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Giuseppe Signori è stata e resta un’icon assoluta nella storia della Lazio.
Il 23 febbraio 2021 il Tribunale di Piacenza assolse con formula piena l’ex capitano di Lazio e Bologna. Per l’accusa aveva manipolato il risultato del suddetto match rossoblù dell’ottobre 2010. Un calvario durato 11 anni. Un lasso tempo nel quale Signori non ha potuto svolgere alcuna professione in ambito calcistico.
Giova ricordare che Signori, contrariamente a quanto avviene in questi casi, non si è avvalso della prescrizione, preferendo l’essere giudicato invece di chiudere il processo senza danni certi.
Assistito dall’avvocato Patrizia Brandi, l’ex calciatore all’epoca dei fatti commentò così la pronuncia del Tribunale: «Assolto con piena formula perché il fatto non sussiste, non per insufficienza di prove. Una vittoria nettissima senza se e senza ma”.
Dopo l’assoluzione la grazia della FIGC
In seguito alla conclusione dell’iter di giustizia ordinaria, il 10 giugno 2021 la FIGC, per decisione del presidente Gabriele Gravina, graziò Beppe Signori. Atto “quasi” dovuto dopo la piena assoluzione.
“A conclusione dell’iter processuale della giustizia ordinaria – si legge nella nota di Via Allegri – il presidente della Figc Gabriele Gravina ha concesso la grazia a Giuseppe Signori in relazione alla sanzione della preclusione definitiva irrogata dagli Organi di Giustizia Sportiva.
L’ex calciatore della Nazionale, vice campione del mondo nel 1994, nel 2011 era stato sanzionato con cinque anni di squalifica con preclusione da qualsiasi categoria o rango della Federazione nell’ambito di un’inchiesta legata al Calcio Scommesse”.
GLP