
Vernis scomparsa? La giocatrice della Lazio torna in America senza permesso. Il club: «Irreperibile, non risponde al telefono»
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Un caso spigoloso si abbatte sulla Lazio Women. Nicole Vernis, centrocampista statunitense prelevata in prestito lo scorso 13 agosto dal Lexington Sporting Club dopo le esperienze estremamente positive con le maglie dell’University of Florida e dell’University of Georgia, è tornata arbitrariamente in America da una settimana senza dare alcun avviso al club né aver ricevuto alcun permesso. La calciatrice non aveva risposto alla convocazione per l’ultima sfida col Genoa Femminile, e non è rintracciabile da giorni.
LA VICENDA E LE PAROLE DEL CLUB – Titolare nei big match di Coppa con Napoli, Juventus e Roma, Vernis aveva avuto un ottimo impatto sulla realtà biancoceleste, disputando da titolare anche l’esordio in campionato con il Como, prima di dileguarsi. Mancino educato, spiccate abilità di inserimento, sempre centrale nella manovra. Questa mattina è intervenuto si microfoni ufficiali del club il direttore sportivo della Lazio Women, Raffaele Pinzani, per fare il punto di una vicenda tanto sui generis quanto spinosa e di difficile risoluzione. Pinzani ha parlato di un «fatto grave», soffermandosi sul «notevole danno tecnico arrecato alle compagne» e sull’impossibilità del club di rimpiazzarla, dato il calciomercato chiuso. In realtà, il tema è ovviamente più complesso. «La giocatrice ha deciso senza permesso di assentarsi, non è con la squadra da giorni e non è contattabile, non rispondendo al telefono». La società fa sapere che il ritorno in patria sarebbe dovuto all’urgenza di tornare vicino alla famiglia, e di non spiegarsi un atteggiamento inammissibile, in palese violazione del contratto sottoscritto in estate. «Vogliamo ragazze che siano orgogliose e onorate di vestire i nostri colori», ha tergiversato il ds alla radio ufficiale, ma la questione richiederà ulteriori approfondimenti in queste ore, avendo rappresentato dalle parti di Formello un vero e proprio fulmine a ciel sereno. Il Messaggero.it



