Baroni studia la Lazio: cultura del lavoro e “cura maniacale dell’aspetto psicologico”
Rassegna stampa
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(…) L’idea di Marco Baroni è ripartire dal 4-3-3 o 4-2-3-1.
Da un paio di giorni, l’allenatore fiorentino sta già studiando tutto l’organico, vuole riportare un gioco propositivo, organizzato, fisico, fatto di pressing e palleggio. Cresce la curiosità di sentire le prime parole di Baroni alla prima grande occasione di fare il salto. In passato si era descritto in un certo modo: “Conte è l’allenatore che mi ha dato di più quando guidavo la Primavera della Juve. Quando venne squalificato, ci fu un momento in cui potevo prendere il suo posto. Sono maniacale nella cura dell’aspetto psicologico di un gruppo. Fisicamente un calciatore può essere al top, ma se non ha la testa, non renderà mai al 100%”. Forse Sarri lo ha benedetto perché ha la sua stessa cultura del lavoro: “Mia moglie si arrabbia perché dice che non stacco mai. Ho sempre la testa nel pallone, guardo centinaia di partite per documentami con i video”. Ha già visto le ultime gare della Lazio, sta analizzando la rosa, Noslin e Cabal altri due fiori che ha sapientemente fatto sbocciare e curato.