
Lazio, Mimmo Caso su Lotito: “Ho capito subito che avrebbe salvato il club”
Dichiarazioni
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La Lazio, secondo Mimmo Caso.
“Era un momento drammatico. Per me è un orgoglio che i giocatori presenti in Giappone abbiano chiesto a Lotito di confermarmi come allenatore. Lui li ascoltò, ma effettivamente in quel momento sapevamo che bisognava fare gruppo. Il momento attuale? Gudicare è difficile non vivendo la quotidianità, se sono scontenti è giusto che manifestino le proprie perplessità. Ma i fatti sono oggettivi e non possono essere ignorati. La Lazio è cresciuta. Lotito si è inserito a piccoli passi si nel mondo del calcio e ormai è un punto di riferimento. Non so se con gli impegni politici è cambito, ma all’epoca era sempre presente, a ogni allenamento. Era entusiasta di trovarsi in questo mondo, sapeva che gli avrebbe dato grande visibilità. Se effettivamente ora riesce a seguire meno deve essere bravo, come all’epoca, a scegliere le persone giuste a cui delegare. All’Atalanta succede così, e pure al Milan di Berlusconi era così… Secondo me le idee dell’allenatore vanno sempre sostenute. La società deve coprire le spalle al tecnico. Quanto fatto da Immobile è indiscutibile, ma ogni giocatore arriva a un bivio prima o poi. Se per Tudor non è il titolare, lo deve accettare lui, e la società glielo deve far capire. Altrimenti si rischiano tensioni che sono pericolose. Non conosco bene il tecnico croato, ma per ora ha fatto bene. Si sapeva che avesse idee diverse da Sarri. Ora va accontentato, per quanto possibile”.