Lotito non molla sul salva-calcio e fa stalking tra i colleghi: “Mandiamo sotto la maggioranza”
Politica sportiva
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Claudio Lotito non ci sta e dopo il “no” del governo alla sua norma per salvare finanziariamente e penalmente le società di calcio, è pronto per tornare alla carica.
“Mi hanno fatto girare le palle…” si è sfogato il senatore e presidente della Lazio con alcuni colleghi fuori dell’aula del Senato. E adesso ci sta riprovando. Il ministro dello Sport Abodi e quello dell’Economia Giorgetti si sono rifiutati ma lui non molla. Ha riformulato il primo emendamento bocciato con uno nuovo “fotocopia” che prevede che il debito venga spalmato in 60 mesi con comode rate per i prossimi cinque anni (le prime tre da pagare subito), stavolta però inserendo una piccola mora del 3% contro agli interessi zero del primo emendamento. Un modo per convincere gli altri colleghi senatori. Lotito è interessato in prima persona visto che la Lazio è esposta per 50 milioni di euro. Ma in assenza di un accordo generale, il Fatto Quotidiano sottolinea che si tratterebbe di un “inaccettabile favore al pallone”. Lotito sta cercando di fare proseliti e ieri, al collega capogruppo del PD spiegava: “Lo votiamo con voi opposizione e facciamo andare sotto il governo”. La risposta però è stata eloquente: “Un conto è se riguarda solo la Lazio, ma qui riguarda tutto lo sport italiano e non possiamo aver paura dell’effetto Juventus”. Per ora Lotito ha convinto i capigruppo della commissione Bilancio di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Autonomie e PD. Ma non la Lega e nemmeno il M5S. Lotito però proverà comunque a forzare la mano e ieri ai colleghi ha detto: “Abodi dice che faccio i miei interessi? Io sono un senatore e rappresento tutto lo sport italiano”.