‘9 GENNAIO’ – Clamoroso Agostinelli: “Esonerato dal Flamurtari per non aver accettato ingerenze”. Poi su Fabiani-Baroni… (AUDIO)

‘9 GENNAIO’ – Clamoroso Agostinelli: “Esonerato dal Flamurtari per non aver accettato ingerenze”. Poi su Fabiani-Baroni… (AUDIO)

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ANDREA AGOSTINELLI in collegamento a ‘9 GENNAIO 1900’

Dopo dodici vittorie e tre pareggi di fila, il presidente della mia squadra albanese, il Flamurtari Valona, ha deciso di esonerare me ed il mio staff.

Ci sono state delle ingerenze da parte del presidente, cosa che io non posso tollerare. I nostri numeri restano, erano sei anni che un tecnico non faceva così bene. Mi dispiace solamente di non poter festeggiare la vittoria finale, visto i sette punti di vantaggio sulla seconda, con la nostra tifoseria. Abbiamo fatto nove vittorie di fila, solo nell’ultimo turno c’è stata una sconfitta di misura. Ho pagato queste ingerenze, sono andato avanti per la mia strada e loro hanno ragionato in questo modo. Credo di aver raggiunto i risultati che mi erano stati richiesti, non a caso tutti hanno gridato alla scandalo. Bisogna anche capire che poteva accadere prima se non ci fossero stati questi risultati. La coscienza non è pulita, di più, vista la media punti di 2.35 a gara. Noi viviamo anche di emozioni, non è solo un problema di lavoro. Lui è il presidente molto potente, la squadra è storica ma era sei anni che non salivano di categoria.

La Lazio la sto seguendo, dall’Albania ho visto tutto. Purtroppo ho visto anche Bologna. Ci sono alcune gare in cui il tecnico non sa dove mettere mano. Un conto è perdere, un altro è farlo in quel modo.

Le parole di Fabiani su Baroni? Conosco bene il direttore della Lazio. E’ un passionale, è istintivo, a volte può sembrare che ecceda, ma sono certo che lui l’ha fatto per pungolare. La scelta è quella di dare una scossa anche a lui. Capisco che quando una società prende dei giocatori, può accadere che poi gli stessi non rispondono come il tecnico vorrebbe. Non è che poi li fa giocare perché è stato acquistato. Il tecnico lavora per la squadra, non per il singolo.