Peruzzi a Lazialitá: “Ritorno alla Lazio, perché no?!”. Poi su Baroni…(AUDIO)
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Ai microfoni di Lazialità in Tv, in onda anche su Radiosei, ha parlato l’ex portiere e dirigente della Lazio Peruzzi, il quale si esprime sui temi relativi alla squadra biancoceleste e un suo eventuale ritorno
BARONI – “Abbiamo giocato insieme per un anno alla Roma, quando avevo 18 anni.
PORTIERI MODERNI – La costruzione dal basso non mi convince. Non mi è mai piaciuta, ero scarso con i piedi (ride ndr). Racconto un aneddoto. Ero allenatore di portieri per la nazionale quando c’era Sacchi, voleva un vademecum per il portiere, per insegnargli a giocare con i piedi. Gli dissi che lo avrei fatto, ma anche che il portiere deve saper parare, se è bravo con i piedi tanto meglio. Provedel giocatore di movimento? Ai tempi Liedholm mi costringeva a rimanere fuori dall’area quando attaccavamo, bisognava tenere una certa distanza dall’ultimo difensore in modo da poter intervenire. Essere fuori dall’area per interagire con gli altri giocatori era importante già all’epoca ed era l’86’. In pochi però son forti con i piedi, oggi c’è Ederson del Manchester City, ai miei tempi lo era Van Der Sar
RITORNO ALLA LAZIO – Perché no, ne parlerei, ci mancherebbe. I quattro anni passati alla Lazio da dirigente mi sono piaciuti tantissimo, poi ci son state incomprensioni. Altrove? Lo prenderei in considerazione, ma ci penserei un po’ di più
MANCATO SCUDETTO 2020 – Tutti ci credevamo. Facemmo undici risultati utili consecutivi. È stato un dramma dopo perché quando si è ricominciato a giocare si sono infortunati 4 o 5 giocatori. Milinkovic, Immobile e Luis Alberto? Avrebbero potuto giocare quando giocavo io. Grandi giocatori. Milinkovic la partita la sente anche se non sembrava. Ciro non la sente, di più. Luis bravissimo ragazzo, ma devi saperlo prendere“.