Flaminio e nuovi stadi: slitta la nomina del Commissario Straordinario del Governo

Flaminio e nuovi stadi: slitta la nomina del Commissario Straordinario del Governo

Progetto stadio

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In casa Lazio, ma anche a livello nazionale, la realizzazione di nuovi stadi o la semplice riqualificazione, ricoprono un ruolo strategico. Si parla di patrimonializzare le società.

Se in Campidoglio attendono l’integrazione del materiale proveniente da Formello per attivare la Conferenza Servizi Preliminare sul Flaminio (carte attese al massimo entro la prima settimana di luglio), anche a Palazzo Chigi si gioca col freno a mano tirato.

Come riporta La Gazzetta dello Sport, nel Decreto Sport approvato ieri dal Consiglio dei Ministri non erano presenti novità importanti sugli impianti sportivi. Nello specifico, non si è registrato l’inquadramento per un commissario straordinario sugli stadi. Una figura per agevolare iter e investimenti sui catini calcistici. Tema caldo anche in vista in vista dell’Europeo del 2032 che l’Italia organizzerà assieme alla Turchia.

«Nel Decreto non troverete nulla sul commissario stadi. Ne ho parlato anche in Consiglio e abbiamo ritenuto opportuno fare ancora qualche giorno di ulteriore approfondimento. È già previsto che io presenti un emendamento a questo proposito in sede di conversione. Il Cdm, su proposta del sottosegretario Mantovano, ha aderito a questa iniziativa dando pieno sostegno al mio programma che come detto troverà piena attuazione in sede di conversione», ha affermato il ministro per lo
Sport Andrea Abodi durante la conferenza stampa al termine del CdM.

Abodi ha anche smentito che tra i candidati a ricoprire il ruolo possa esserci Federico Sboarina. «È un qualificatissimo esperto e consigliere giuridico, ma al momento non rientra nella rosa dei nomi per volontà reciproca», ha chiarito l’ex presidente della Lega di serie B.