Rigori, cartellini e gol annullati: con i fischietti una stagione maledetta
Rassegna stampa
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Ci risiamo.
Ormai è un tunnel senza fine con gli arbitri. Col Bologna manca il secondo giallo a Fabbian, il penalty su Isaksen e un’ammonizione a Ferguson nonostante una gomitata su Cataldi. Finita qui? No. Tornando indietro fino a Salerno, Gyomber – appena ammonito per il fallo da rigore su Immobile – interviene in modo duro su Marusic, ma il direttore di gara, Prontera, gli risparmia il secondo giallo e la Lazio nel secondo tempo subisce la rimonta dei campani. Due settimane dopo a Verona Ayroldi grazia Duda al 50’, salvo espellerlo all’80’ per un’altra evidente trattenuta su Castellanos. Senza dimenticare che al Bentegodi è stato annullato un gol a Casale per la spinta su Terracciano, giudicato in maniera diversa dall’identico contatto Reijnders-Soulé in Frosinone-Milan o Bisseck-Strootman in Genoa-Inter che porta al centro di Arnautovic.
Per concludere in bellezza, il gol annullato a Guendouzi a Napoli per il fuorigioco (attivo?) di Zaccagni sul quale Colombo ha ammesso l’errore e infine il mancato rigore contro il Genoa per un fallo di Bani proprio su Zaccagni. Lotito si era fatto sentire tramite l’addetto agli arbitri Marco Gabriele con il designatore Rocchi, ma nulla è cambiato. Stavolta ci ha messo lui stesso la faccia. Il Messaggero