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Lazio, stecca anche Tchaouna: Baroni senza centravanti
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Una serata storta per una Lazio pimpante e focalizzata, ma decisamente spuntata.
A San Siro è l’Inter a staccare il pass per le semifinali di Coppa Italia Frecciarossa. Tra i biancocelesti il migliore è stato Gustav Isaksen, autore delle due conclusioni in porta che hanno impegnato il portiere nerazzurro Josep Martínez. Sufficienti Rovella, Guendouzi e Zaccagni, una serataccia per Gigot (autore del rigore su Correa). Un pessimo rientro di Luca Pellegrini, in ombra Dia e Noslin, entrato per l’ultima mezz’ora al posto di Loum Tchaouna. É proprio l’ex Salernitana la nota più stonata della serata del Meazza. Le attenuanti sono chiare: la prima gara da finto centravanti (o falso 9, che dir si voglia), la pressione della Scala del Calcio, la marcatura di Pavard, de Vrij e Bisseck. Ma i numeri parlano chiarissimo. I palloni toccati dal francese sono appena 20, quelli persi sono 17. Tra stop sbagliati o controlli troppo lunghi, il classe 2003 ha fatto enorme fatica nel lavoro di sponda e ha finito per perdere praticamente tutti i palloni giocati. Nessun vigore nei contrasti, nessuna conclusione (né verso lo specchio,né fuori). Già testato da attaccante centrale nell’ultimo scorcio della sfida del Penzo col Venezia, Tchaouna è apparso spaesato, sotto ritmo e sotto tono, oltre che tecnicamente rivedibile e tatticamente sempre fuori posizione. Il rebus dell’alter-ego di Castellanos non è ancora risolto. “Devo togliere pressione a questi ragazzi, il mio compito è aiutarli e deresponsabilizzarli, stanno sentendo il grande salto, la maglia della Lazio pesa“, ha dichiarato mister Marco Baroni alla televisione nel dopo-gara. Il futuro, però, è adesso, e la Lazio ha tremendamente bisogno di tornare al gol. lazialitá N.F.