Immobile, Felipe, Zaccagni: ora servono i gol delle punte
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Da TMW ecco i numeri dell’attacco laziale.
Un gol in 5 partite, tra campionato e Champions. All’esordio di Lecce, ormai un mese fa, firmato da Immobile. Poi, salvo due assist di Felipe Anderson, sul tridente di Sarri è calato il buio più totale in fase realizzativa. Tra i diversi difetti della Lazio in quest’inizio di stagione c’è sicuramente lo scarso rendimento sotto porta di Felipe Anderson, Zaccagni e Immobile. Nulla da dire sull’applicazione, soprattutto in fase difensiva, ma – complice il momento della squadra, l’intera manovra meno fluida del passato e una condizione fisica ancora da perfezionare – i numeri in quest’avvio del tridente offensivo non sono positivi. Da loro è lecito aspettarsi qualcosa, molto, in più. Zaccagni l’anno scorso ha realizzato 10 gol e 7 assist, Felipe 12 e 9 mentre Ciro, nella sua stagione più nera da quando è a Roma, ha segnato ‘solo’ 14 volte (con 7 assist).
Servono i gol, insomma, per ripartire e trasformare il pareggio con l’Atletico come il punto da cui iniziare davvero la stagione. Tra campionato e Champions, sicuramente serve una rete a Immobile, quello che più di loro vive per gonfiare la porta. Gol uguale ossigeno a casa Ciro. Con l’Atletico Madrid c’è andato vicino, ha fallito un’occasione che di solito non sbaglia. Alcune critiche, ingenerose, forse lo hanno un po’ destabilizzato, è sembrato poco tranquillo sotto porta Immobile. Lui che di solito è un cannibale negli ultimi 15 metri. “Le critiche? Quando raggiungi un certo livello è normale, i tifosi probabilmente sono stati abituati molto bene», ha commentato martedì il capitano della Lazio, che in effetti dal 2016 ha segnato 197 gol con l’aquila sul petto. Un numero che tornerà a crescere, non ci sono dubbi, basta riaccendere la spina. E solo un gol può far tornare la corrente e accendere la luce laziale. Tuttomercatoweb.com
Servono i gol, insomma, per ripartire e trasformare il pareggio con l’Atletico come il punto da cui iniziare davvero la stagione. Tra campionato e Champions, sicuramente serve una rete a Immobile, quello che più di loro vive per gonfiare la porta. Gol uguale ossigeno a casa Ciro. Con l’Atletico Madrid c’è andato vicino, ha fallito un’occasione che di solito non sbaglia. Alcune critiche, ingenerose, forse lo hanno un po’ destabilizzato, è sembrato poco tranquillo sotto porta Immobile. Lui che di solito è un cannibale negli ultimi 15 metri. “Le critiche? Quando raggiungi un certo livello è normale, i tifosi probabilmente sono stati abituati molto bene», ha commentato martedì il capitano della Lazio, che in effetti dal 2016 ha segnato 197 gol con l’aquila sul petto. Un numero che tornerà a crescere, non ci sono dubbi, basta riaccendere la spina. E solo un gol può far tornare la corrente e accendere la luce laziale. Tuttomercatoweb.com