L’impossibile è diventato possibile: una Lazio da sogno doma e batte il Bayern

L’impossibile è diventato possibile: una Lazio da sogno doma e batte il Bayern

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Una partita condotta in maniera eccelsa, sotto ogni punto di vista.

Da una difesa attenta e capace di infilare la museruola ad un attaccante del calibro di Harry Kane, ad un centrocampo – Guendouzi fra tutti – in grado di incantare i 60.000 dell’Olimpico e reggere l’urto contro una squadra qualitativamente superiore ma incapace di mettere in campo la dovuta dose di personalità. Il carattere, invece, è proprio quello che i biancocelesti sono riusciti a far spiccare di più: una prova corale di altissimo livello e che prende le mosse proprio da quell’imperativo che Maurizio Sarri aveva battuto già in conferenza stampa: “Soffrire, sì, ma giocare con grinta e senza paura”.

E paura, questa Lazio, proprio non ne ha avuta. Soffre, si difende, riparte, sgomita a metà campo e sfrutta meglio degli avversari le occasioni che arrivano sui piedi del tridente offensivo, tutto ampiamente promosso. A risolverla è Immobile, e chi sennò, con un calcio di rigore procurato da Isaksen e che frutta anche l’espulsione del numero 2 dei bavaresi, Upamecano. Il Bayern ci prova, sale all’assalto ma mai in maniera convinta e impegnando pochissime volte Provedel. I minuti finali sono un tripudio biancoceleste, con la partita in controllo e ripartenze sugli assi esterni.

Ora è vietato staccare la spina, vietato dimenticarsi la caratura tecnica e qualitativa dell’avversario, ma è vietato anche non tenere conto di una prestazione maiuscola come questa. La Lazio vince, e lo fa con pieno merito, senza rubare nulla. A Monaco i ragazzi di Sarri sono chiamati ad una vera e propria impresa, contro dei bavaresi che scenderanno sul rettangolo verde con il sangue agli occhi. Sarà dura, durissima, come ci aspettavamo anche alla vigilia di questa gara. Ma se la serata dell’Olimpico ha raccontato qualcosa, è che “impossibile” non esiste.