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‘QUELLI CHE…’ – G.Napolitano: “L’amore per la Lazio e il rapporto con mio padre Giorgio” (AUDIO)
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Il Prof.
Io sono da sempre tifoso della Lazio fin da bambino, è una scelta che ho fatto con grande fermezza, frutto di un patto ferreo con il bidello dell’asilo. Sono sempre andato allo stadio e tifosissimo, sono riuscito anche a trascinare mio padre che non era appassionato di calcio. Questa mia passione l’ho sempre tenuta su un piano privato, anche per il ruolo di mio padre. La morte di Maestrelli per me fu sconvolgente, la sentii alla televisione e scoppiai a piangere, di questo legame ne ho parlato anche nel mio libro.
Papà Giorgio era una padre impegnato nella sua vita politica, però aveva anche una grande tenerezza e un’attenzione per noi figli. Quando ha capito il mio amore per la Lazio, ha compreso che doveva starmi dietro. Fu lui a portarmi allo stadio per la prima volta, in un Lazio-Milan 4-0 del 1976. Lui teneva molto all’intimità della nostra vita familiare, poi naturalmente riferiva gli aspetti più interessanti del suo lavoro e ho avuto la fortuna di vivere grandi personaggi, come Berlinguer, la cui moglie era lazialissima.
La finale di Coppa Italia contro la Sampdoria fu incredibile, mio padre premiò la Lazio e fu davvero una serata speciale
Sorteggi? È arrivato il momento di metterci alla prova, la Lazio di Baroni ci piace e diverte, e poi resta sempre la vittoria del 26 maggio”.